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    MOTIVAZIONI DELLA CONFERENZA  -  DICEMBRE  2011
 

L’elaborazione di un Islam veramente inclusivo, rispettoso della diversità, senza dubbio non potrà che passare attraverso la formazione di dirigenti associativi/e ben preparati/e a combattere pacificamente, ma comunque in modo efficace e senza alcuna concessione, contro l'omofobia ed ogni forma di discriminazione in modo mirato, partendo in particolare dall'interno delle comunità musulmane in Francia, in Europa e ovunque l'Islam faccia sentire la sua voce.

Il tema della conferenza CALEM 2011 sarà (fatte salve eventuali successive modifiche): "Mascolinità, femminilità, diversità di genere e sessualità: l'Islam come cultura inclusiva, spiritualità di pace universale" (cfr. Programma della conferenza 2011 per maggiori dettagli).

Le associazioni che vogliono partecipare alla conferenza CALEM affermano chiaramente che l'Islam è una tradizione spirituale di pace, che non può essere intrinsecamente omofoba o più in generale ingiusta nei confronti delle minoranze LGBTQIA.

Queste associazioni difendono l'idea secondo cui esse contribuiscono all’elaborazione di una rappresentazione pacifica dell'Islam, riappropriandosi della propria eredità culturale, reinterpretando le fonti tradizionali dal loro proprio punto di vista particolare. Si tratta di una pratica di cittadinanza unica e preziosa che merita sostegno.








CALEM - OBIETTIVI STRATEGICI

Il primo obiettivo principale della conferenza CALEM [1] è di contribuire a mettere in grado i musulmani inclusivi, e in particolare gli individui LGBTQIA [2], di esprimere la propria sessualità e il proprio genere in pace, difendendo pacificamente, con la forza delle idee e di un dialogo appassionato, i propri diritti civili e la propria dignità umana.

Il secondo obiettivo principale di questa conferenza è quello di contribuire a rendere più rassicurante la rappresentazione che i cittadini europei, in particolare quelli di cultura musulmana, hanno del rapporto con la propria spiritualità e con la propria eredità culturale in generale, contribuendo attivamente all’elaborazione di una rappresentazione dell'Islam riformata, rispettosa di ogni forma di diversità - dei genere e delle sessualità, in particolare - e veramente inclusiva [3].

Il terzo obiettivo principale della conferenza è quello di comunicare il lavoro svolto dai membri della confederazione CALEM e di sviluppare un dialogo positivo e costruttivo all'interno del mondo musulmano in senso lato e laddove l'Islam faccia sentire la propria voce [4].

[1] Una conferenza su iniziativa di HM2F (dal 2010 a Parigi), con i preziosi consigli e grazie alla guida di TIC (dal 2010) e di Merhaba (dal 2011). CALEM 2011 è organizzato da Merhaba (Belgio), in collaborazione con Bedayaa (Egitto - Sudan), la nostra principale associazione sorella in Medio Oriente (cfr. Presentazione delle associazioni, p. 5).
[2] Lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali e tutti/e i/le musulmani/e emarginati/e a causa dell'orientamento sessuale o del genere.
[3] L'Islam, da questo punto di vista, è da concepire come una cultura e/o una tradizione spirituale liberamente consentita; ogni individuo deve avere il diritto di determinare liberamente il rapporto che intende avere, o non avere, con la propria eredità spirituale.

[4] Cfr. Manifesto CALEM 2010: "per una moratoria sulla criminalizzazione delle relazioni affettive e omosessuali tra adulti consenzienti(...) in tutti i paesi musulmani e in tutti quelli in cui l'Islam fa sentire la propria voce", da consultare qui.



Grazie a voi fratelli e sorelle di MOI per la loro traduzione .





CALEM 2012 main conference is sustained by the European Council

CALEM received the 2012 Pierre Guénin price* against homophobia.

*A price given by SOS homophobia



    More information on the English website of CALEM
  • Presentations, programs, main goals...


   MANIFESTARE  |  2011

Musulmani inclusivi, unitevi a noi per mettere insieme le nostre energie per una umanità migliore

"La nostra rete di musulmani inclusivi è all’avanguardia nella riflessione su Islam e diversità sessuale e di genere.
All’inizio del 2011, le nostre organizzazioni sorelle si sono riunite a Città del Capo (Sudafrica) e hanno deciso di creare una Rete Internazionale di Musulmani Inclusivi: INIMuslim [1].

La confederazione CALEM è il polo regionale europeo di questa rete internazionale di sostegno; la conferenza CALEM è lo strumento che gli europei hanno usato, da due anni a questa parte, per rafforzare la nostra azione di musulmani inclusivi europei ed internazionali.

L'obiettivo della nostra rete INIMuslim è quello di fornire una base utile e concreta per affrontare la questione dell'Islam e della diversità sessuale e di aiutare i musulmani a riconciliare la propria eredità culturale con il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere, per lottare tutti insieme in modo pacifico per il raggiungimento degli obiettivi comuni alla base della nostra rete che aspira a realizzare un Islam inclusivo.

INIMuslim è un'iniziativa che nasce dalla collaborazione tra organizzazioni e associazioni ufficiali*, sparse in tutto il mondo, ed esperti selezionati che lavorano a livello internazionale per l'inclusione dei musulmani emarginati in base al proprio orientamento sessuale o alla propria identità di genere (LGBTQIA) e che combattono allo stesso tempo contro l’omofobia e l’islamofobia al fine di difendere i loro diritti umani.

Attraverso INIMuslim, le organizzazioni e gli individui possono scambiarsi informazioni, decostruire pregiudizi e convinzioni errate, condividere idee ed esperienze, scambiarsi competenze, sviluppare una voce unitaria con umiltà e solidarietà e sviluppare nuovi strumenti e strategie di attivismo in totale trasparenza.

Inoltre, ci si permetta di ricordare come il nostro amato Creatore Allah SWT afferma in numerosi parti del Corano che nessuna identità individuale né alcuna categoria sociale dovrebbe essere ricondotta ad una “normalità”; nessuna identità dovrebbe essere imposta come “normale” a nessuno di noi, soprattutto non ai nostri fratelli e alle nostre sorelle transgender.

Si dice nel Corano: "O esseri umani! Vi abbiamo creati da un maschio e da una femmina, e vi abbiamo divisi in nazioni ed in tribù, affinché faceste conoscenza gli uni con gli altri.
In verità, il più meritevole tra voi agli occhi di Allah è il più pio. Il Dio è onnisciente e ben informato" [3]. Quindi, vorremmo promuovere la conoscenza di Allah nel rispetto dell’auto-definizione personale di ciascun individuo.

Chiamiamo le nostre sorelle ed i nostri fratelli, musulmani inclusivi e progressisti, di qualsiasi orientamento sessuale, genere, sesso o colore, a unirsi a noi per lavorare insieme per la realizzazione di un Islam veramente inclusivo e di una umanità che viva in pace".

[1] In inglese International Network of Inclusive Muslim; in arabo, INI MUSLIM significa "Io sono musulmano".
[2] Le associazioni ufficiali sono quelle che hanno almeno tre soci dirigenti, uno statuto, un sito web.
[3] Corano: 49, 13
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